“L’autore si spiega” (José Saramago)
“Noi che scriviamo a volte corriamo il rischio di immaginare che la letteratura sia tutto, e che al di là di essa non esista nient’altro. Io credo, invece, che proprio come nella vita si susseguono avvenimenti di ogni tipo, questi stessi avvenimenti si susseguano anche nella letteratura, e sono l’espressione di quello che sentiamo e pensiamo: la creazione è il modo di cui disponiamo per esternare le nostre speranze, le nostre certezze, i dubbi, le nostre idee. E la mia idea, o meglio, la mia preoccupazione, in questo momento o più probabilmente da sempre, ancorché negli ultimi tempi sia divenuta più evidente, è considerare l’essere umano una priorità assoluta. Ecco perché l’essere umano è la materia del mio lavoro, la mia ossessione quotidiana, l’intima preoccupazione del cittadino che sono e che scrive.”
(José Saramago, “L’autore si spiega”, ed. Feltrinelli)
In questo libro sono raccolte alcune brevi e dense riflessioni di Saramago sulla sua scrittura, ma non solo. In particolare, troviamo un intervento all’Università di Torino nel 1998, una piccola autobiografia letteraria e due discorsi tenuti in occasione della consegna del Premio Nobel per la letteratura, sempre nel 1998.Avendo letto molti dei suoi romanzi, per me è stato un piacere scoprirne la genesi e il parere dell’autore stesso, e in più mi ha incuriosito circa quelli che ancora non ho letto.Saramago non si limita a un mero riassunto dei suoi libri, ma allarga il discorso, spaziando dalle (sue) motivazioni nello scrivere al ricordo dei nonni Jerónimo e Josefa, allevatori di maiali, fino a rivendicare una vera attuazione dei princìpi sanciti nella Dichiarazione universale dei Diritti Umani.