Racconti ingabbiati
Più che racconti, frammenti, appunti ricopiati dai fogli sparsi, dal cervello, dal fegato, dal cuore o chissà quale altra parte di me.
“Racconti ingabbiati” per dare un titolo alla pagina, ma anche perché sorti all’improvviso e privi di sviluppo, imprigionati, a causa della loro pochezza o della mia scarsa volontà. Giacciono. Pubblicandoli, concedo loro un po’ d’aria, ma non s’illudano: se non si sono liberati fino a oggi, hanno poche possibilità di farcela da qui in poi.
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La cameriera mancina (e un cliente insonne)
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Dialogo tra un’Anonima Intervistatrice Precaria e un Anonimo Disoccupato Utente
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A luce rossa
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Io, Nietzsche e due seduttrici alla fermata del bus
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L’uomo con gli occhi del 1926. L’amore ai tempi dei lupi
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La situazione
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Stavrogin e il sorriso della commessa
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Un’Opinione sull’Argomento
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Marcel Proust e il bambino che segnò un gol in ‘sforbiciata’
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Un pesce nell’acqua (quando Aglaja apparve in Viale dell’Università)
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Indagini su un porno non del tutto sospettabile
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L’omicidio di un calabrone (un caso giudiziario)
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Specchio delle sue brame
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Il responso
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Paolo (cosa contava vincere?)
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Una causa cardiaca
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La ballata dell’astinenza preventiva
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Il primo vomito non si scorda mai
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La stanza
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Non aprite questa bottiglia
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La telefonata
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Il Mammoccione
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Lo Sconosciuto
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Io e te siamo una coppia metodica
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Pollame
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