“La civiltà del Rinascimento in Italia” (Jacob Burckhardt)
Il mio incontro con Jacob Burckhardt risale alle letture delle opere di Nietzsche. I due si erano conosciuti a Basilea, Burckhardt era di quasi trent’anni più grande e già affermato professore, Nietzsche non era ancora quel gigante controverso che sarebbe divenuto di lì a qualche decennio. A unirli, così scrive anche Mazzino Montinari in “Che cosa ha detto Nietzsche”, soprattutto gli “interessi artistici”. Burckhardt fu anche uno dei destinatari delle ultime deliranti lettere del filosofo, che di lui aveva grande considerazione.
“La civiltà del Rinascimento in Italia” è già un titolo che di per sé spiega abbastanza bene qual è l’argomento del libro che ho appena finito di leggere e al quale ho già dedicato un paio di articoli, con riferimento a Petrarca. Nell’introduzione al libro si fa riferimento ai cosiddetti partiti di “burckhardtiani” e “anti-burckhardtiani”, per indicare il dibattito che questo testo ha suscitato presso gli studiosi. Le critiche che furono mosse all’autore vertevano soprattutto su due punti, cioè un’eccessiva focalizzazione sul contrasto tra “Medioevo epoca buia” e “Rinascimento epoca di luce”, nonché la struttura dell’opera a quadri slegati l’uno dall’altro. Continua a leggere…