Il Dubbio
Sei in piedi, appoggiato a un muro di un breve corridoio che collega una stanza dove c’è gente che sta ballando e l’esterno di una casa. Un uomo esce dalla sala da ballo diretto verso l’uscita. Ti oltrepassa, è a capo chino. Poi, di scatto, si volta, muta direzione e sembra voler rientrare da dove è appena uscito. Compiuti due passi, cambia di nuovo idea, si volta di nuovo e prosegue verso la porta d’ingresso-uscita della casa. Il tutto in maniera repentina.
A quel punto, provi l’assurdo e inappagabile desiderio di scoprire quel rapido meccanismo mentale che l’ha portato a cambiare idea e direzione due volte in così pochi secondi. Con un’attenta osservazione e un po’ di esercizio potresti descrivere coloro che ballano o il giardino esterno alla casa. Quello che non puoi sondare, invece, è quel dubbio dell’uomo. Voleva tornare dentro a prendere una bevanda e poi ci ha ripensato? O forse voleva entrare e dire qualcosa a qualcuno, ma poi si è pentito e ha preferito uscire e stare zitto? O cos’altro? Non puoi saperlo.
A pensarci bene, poi, non t’interessa tanto il “contenuto” dei suoi pensieri, ma quella ineffabile “zona di dubbio” che anche tu hai sperimentato.
“Nel possibile, tutto è possibile”, hai letto tempo fa.
Più che di dubbi io parlerei di incertezze; i dubbi nascono con le ipotesi che una mente formula nel tentativo di spiegarsi il Mondo e l’umano che ne fa parte. E spesso è un bene che rimangano tali, perchè l’incertezza è ciò che più ci somiglia, mentre l’inconfutabile certezza non mi piace per niente, perchè è come un muro invalicabile, è artificiale, sterile, opprimente. Il dubbio è possibilità.
L’ho intitolato dubbio con riferimento alla definizione Treccani (“Stato soggettivo d’incertezza, da cui risulta un’incapacità di scelte, essendo gli elementi oggettivi considerati insufficienti a determinarle in un senso piuttosto che in quello opposto”), anche se nel caso specifico la valutazione è stata molto rapida e non ponderata, ammesso che ci sia stata una qualche valutazione.
Concordo con te, preferisco l’incertezza al dogma, alla certezza assoluta.
Amo le definizioni delle parole, specie quando mi rimane quel dubbio latente nell’utilizzo che ne faccio :P…
🙂 Le amo anch’io, per lo stesso motivo…
…e mi piace chi ci fa attenzione. 🙂
E piace anche a me. Insomma è tutto un “piacere”…:D
..ogni tanto ci vuole qualcosa di piacevole, via!! 😛
il dubbio è possibilità, è apertura, è tanti pensieri che s’incrociano, è pensiero in movimento….è…è…è vita insomma, ben venga allora!
Ciao
Sono d’accordo. La certezza è morte, il dubbio è vita (con gli opportuni accorgimenti, ovvio…eheh).
Ciao 🙂
mmm, capodanno…cocaina? alcool?
scherzi a parte, i dubbi di uno sono le certezze di un altro, forse…
mi sarebbe piaciuto vedermi nei miei momenti in dubbio, quando mille idee ti passano per la testa…la ragione, il cuore, o solo un sentimento forte, un momento di pazzia, d’odio o d’amore…
a tutti è capitato..
Ahaha…no, volevo mettere una parentesi nella quale ironizzare relegando il tutto al semplice “stato alcolico” del soggetto, ma poi ho preferito lasciar stare…
vabbe, ma se è vero che “in vino veritas” il dubbi rimane …
“Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi. ”
(Albert Einstein )
E se li aveva lui, è doveroso che li abbia anch’io.
dubito ergo sum…:)
Dubitiamo anche del dubbio…:)